Di telefonate,
quest’estate, ai centralini di vigili urbani e giornali, ne erano
davvero arrivate tante: l’allarme riguardava cinque individui che,
travestiti da acchiappafantasmi, spaventarono con proton pack e
trappole gli ignari cittadini di Trento. In pochi si erano
accorti che gli spavaldi Ghostbuster erano seguiti dalle
videocamere dell’ ormai affermato regista Matteo Scotton. Il
giovane video-maker trentino, infatti, dopo Anansi, Resando,
Gio_venale e Nibraforbe, stava riprendendo la band the sQuirties per
le riprese del videoclip “The Origin of the Species”, primo
singolo tratto dal quasi omonimo “On the origin of species”, un
album prodotto da Oxygenate Productions e distribuito da Audioglobe e
Interpunk.
La band valsuganotta,
sempre attenta a sorprendere il proprio pubblico, ha così inscenato
una caccia al fantasma di Charles Darwin (a cui si rifà il testo
della canzone), anche grazie alla preziosa collaborazione dell’attore
e insegnante di teatro Giorgio Dalceggio. Le immagini, girate tra
Spazio 14, l’ex ospedale di Riva del Garda e Trento città, hanno
immortalato i fantasiosi rockers in atteggiamenti davvero
similari al famoso lungometraggio americano, grazie ad una certosina
e fedele riproduzione dei costumi e delle armi curata dalla stessa
band. Il lavoro di Matteo Scotton, che ne ha seguito la regia, il
soggetto e il montaggio, è stato impreziosito dalla performante
collaborazione di Nicola Cattani alla fotografia e dall’abilità di
Luigi Zoner alla camera. Come in Ghostbuster e nei sequel, non
potevano mancare gli effetti speciali: Daniele Leoni, ormai uno
specialista del settore, ne ha curato l’ottimizzazione video.
Matteo, contatto
telefonicamente, fa sapere: “Sono rimasto davvero sorpreso
dall’espressività della band. Mi avevano avvertito della loro
spavalderia… diciamo che sono riuscito a sfruttarla a mio favore
per stimolarne una recitazione davvero convincente! Possiamo
ritenerci soddisfatti del risultato ottenuto: un b-movie con
tanto di sigla e presentazione degli attori protagonisti”. Il
video, che sta già riscuotendo favori nei principali festival
internazionali, vanta anche altre collaborazioni. “Un
ringraziamento lo devo fare anche a Veronica Weiss, ovvero la speaker
di Sanbaradio che ha interpretato Janine, (la segretaria degli
acchiappafantasmi, ndr)” - conclude il regista. “Si è dimostrata
davvero perfetta per quel ruolo”. E così, dopo un primo teaser
girato in rete nei mesi estivi, arriva finalmente il video ufficiale,
già pronto a diventare tormentone.
La presentazione avverrà
sabato 8 ottobre 2011, quando gli sQuirties saranno anche impegnati a
suonare sul palco del c.s.o. Bruno, in occasione dell’evento
“United color of resistance - 5 anni di occupazione”. “Sarà
l’occasione ideale per presentare ad amici, colleghi musicisti, fan
e groopies il nostro video” - fa sapere il leader carismatico
Florio. “Siamo davvero felici di quanto abbiamo registrato, sebbene
ci sia costato molta fatica sia nella fase di preparazione dei
costumi sia nel rispettare le esigenze del regista Matteo Scotton. Un
prodotto artistico, un cortometraggio più che un semplice videoclip,
che mostra il vero animo della band. Volevamo un video che esplicasse
la frase che meglio ci rappresenta, ovvero Little more than
animals (poco piu che animali, ndr). Ma forse in questo caso
sarebbe meglio dire, little more than ghostbusters!”.
Info: Stefano Bellumat
E bravi gli amici Squirties, a mio
avviso una delle più interessanti realtà musicali della provincia,
come ho già avuto modo di scrivere su questo blog e sulla carta
stampata locale.
Non ci resta che dare un'occhiata a
questa nuova produzione dei valsuganotti domani sera al Bruno.
Pare che l'autunno sia la
stagione dei videoclip e di una ritrovata vena creativa per le nostre
band.
Gli acchiappafantasmi di “The Origin
of the Species” arrivano infatti dopo la carrellata di nonesi
che (re)interpretanto “Il Migliore” dei LorDS e il volo di
“Icarus” nell'omonimo video ufficiale dei Fango.
In meno di due settimane sono stati
presentati i videoclip di tre delle migliori formazioni musicali in
circolazione. In attesa di esprimere un giudizio sul lavoro degli
Squirties è bene comunque ribadire e sottolineare la pregevole
fattura dei videoclip di LOrDS e Fango. All'originalità delle
produzioni si aggiunge una buona dose di tecnica e un ottimo lavoro
in fase di montaggio. Bravi!
In uscita ci sono poi alcuni dischi
degni di nota, tra cui il nuovo album de La Piccola Orchestra Felix
Lalù, di cui ho sentito in anteprima alcuni pezzi pre-mixaggio, e un
paio di nuovi progetti musicali dei quali non voglio svelare
anzitempo l'entità.
Niente male come risposta a chi parla
di crisi dell'underground trentino.
Ma ottobre è anche il mese della
riflessione e dei bilanci su ciò che è stato e su ciò che sarà.
L'estate ci ha regalato un calendario
ricco di festival e iniziative musicali, alcune riuscite, altre un
po' meno. Certo non si può parlare di anoressia organizzativa, anche
se della famosa “rete” tra le varie manifestazioni (e
associazioni) che animano la provincia non si vede nemmeno l'ombra.
Passare dalle parole ai fatti potrebbe essere un buon compitino per
l'anno a venire.
Godiamoci quello che di buono è stato
fatto, per ora.
Alcuni festival “storici” non hanno
deluso le aspettative, confermando di essere cresciuti e maturati
edizione dopo edizione. Altri invece si sono un po' persi per strada,
ma hanno tutto il tempo per riprendere la retta via.
Le new entry hanno smosso un po' la
programmazione classica, alternando buone idee a qualche lacuna
organizzativa. Ci rivedremo l'anno prossimo.
Da segnalare la vivacità della scena
hardcore trentina che ha sfornato una serie impressionante di eventi
ben organizzati e premiati da un buon responso di pubblico.
La nota dolente riguarda senza dubbio
l'ennesima ondata di chiusure dei locali, un fenomeno in continua
espansione che non sembra volersi fermare.
Vien da sé che la totale mancanza di
spazi si pone in dicotomia con il numero e la produttività delle
band in circolazione. I Festival sono una risorsa importante, ma non
possono rappresentare l'unica risposta alle crescenti necessità di
esibirsi per le varie formazioni musicali. C'è da capire se il
problema sia burocratico/organizzativo (permessi, siae, orari,
inquinamento acustico) o più semplicemente economico (un deejay
costa meno e tira più gente).
In ogni caso c'è bisogno di confrontarsi e prendere qualche decisione importante.
E bisogna farlo adesso.
In ogni caso c'è bisogno di confrontarsi e prendere qualche decisione importante.
E bisogna farlo adesso.
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