venerdì 7 ottobre 2011

FANTASMI E VIDEOCLIP


Di telefonate, quest’estate, ai centralini di vigili urbani e giornali, ne erano davvero arrivate tante: l’allarme riguardava cinque individui che, travestiti da acchiappafantasmi, spaventarono con proton pack e trappole gli ignari cittadini di Trento. In pochi si erano accorti che gli spavaldi Ghostbuster erano seguiti dalle videocamere dell’ ormai affermato regista Matteo Scotton. Il giovane video-maker trentino, infatti, dopo Anansi, Resando, Gio_venale e Nibraforbe, stava riprendendo la band the sQuirties per le riprese del videoclip “The Origin of the Species”, primo singolo tratto dal quasi omonimo “On the origin of species”, un album prodotto da Oxygenate Productions e distribuito da Audioglobe e Interpunk.
La band valsuganotta, sempre attenta a sorprendere il proprio pubblico, ha così inscenato una caccia al fantasma di Charles Darwin (a cui si rifà il testo della canzone), anche grazie alla preziosa collaborazione dell’attore e insegnante di teatro Giorgio Dalceggio. Le immagini, girate tra Spazio 14, l’ex ospedale di Riva del Garda e Trento città, hanno immortalato i fantasiosi rockers in atteggiamenti davvero similari al famoso lungometraggio americano, grazie ad una certosina e fedele riproduzione dei costumi e delle armi curata dalla stessa band. Il lavoro di Matteo Scotton, che ne ha seguito la regia, il soggetto e il montaggio, è stato impreziosito dalla performante collaborazione di Nicola Cattani alla fotografia e dall’abilità di Luigi Zoner alla camera. Come in Ghostbuster e nei sequel, non potevano mancare gli effetti speciali: Daniele Leoni, ormai uno specialista del settore, ne ha curato l’ottimizzazione video.
Matteo, contatto telefonicamente, fa sapere: “Sono rimasto davvero sorpreso dall’espressività della band. Mi avevano avvertito della loro spavalderia… diciamo che sono riuscito a sfruttarla a mio favore per stimolarne una recitazione davvero convincente! Possiamo ritenerci soddisfatti del risultato ottenuto: un b-movie con tanto di sigla e presentazione degli attori protagonisti”. Il video, che sta già riscuotendo favori nei principali festival internazionali, vanta anche altre collaborazioni. “Un ringraziamento lo devo fare anche a Veronica Weiss, ovvero la speaker di Sanbaradio che ha interpretato Janine, (la segretaria degli acchiappafantasmi, ndr)” - conclude il regista. “Si è dimostrata davvero perfetta per quel ruolo”. E così, dopo un primo teaser girato in rete nei mesi estivi, arriva finalmente il video ufficiale, già pronto a diventare tormentone.
La presentazione avverrà sabato 8 ottobre 2011, quando gli sQuirties saranno anche impegnati a suonare sul palco del c.s.o. Bruno, in occasione dell’evento “United color of resistance - 5 anni di occupazione”. “Sarà l’occasione ideale per presentare ad amici, colleghi musicisti, fan e groopies il nostro video” - fa sapere il leader carismatico Florio. “Siamo davvero felici di quanto abbiamo registrato, sebbene ci sia costato molta fatica sia nella fase di preparazione dei costumi sia nel rispettare le esigenze del regista Matteo Scotton. Un prodotto artistico, un cortometraggio più che un semplice videoclip, che mostra il vero animo della band. Volevamo un video che esplicasse la frase che meglio ci rappresenta, ovvero Little more than animals (poco piu che animali, ndr). Ma forse in questo caso sarebbe meglio dire, little more than ghostbusters!”.

Info: Stefano Bellumat

E bravi gli amici Squirties, a mio avviso una delle più interessanti realtà musicali della provincia, come ho già avuto modo di scrivere su questo blog e sulla carta stampata locale.
Non ci resta che dare un'occhiata a questa nuova produzione dei valsuganotti domani sera al Bruno.
Pare che l'autunno sia la stagione dei videoclip e di una ritrovata vena creativa per le nostre band.
Gli acchiappafantasmi di “The Origin of the Species” arrivano infatti dopo la carrellata di nonesi che (re)interpretanto “Il Migliore” dei LorDS e il volo di “Icarus” nell'omonimo video ufficiale dei Fango.
In meno di due settimane sono stati presentati i videoclip di tre delle migliori formazioni musicali in circolazione. In attesa di esprimere un giudizio sul lavoro degli Squirties è bene comunque ribadire e sottolineare la pregevole fattura dei videoclip di LOrDS e Fango. All'originalità delle produzioni si aggiunge una buona dose di tecnica e un ottimo lavoro in fase di montaggio. Bravi!
In uscita ci sono poi alcuni dischi degni di nota, tra cui il nuovo album de La Piccola Orchestra Felix Lalù, di cui ho sentito in anteprima alcuni pezzi pre-mixaggio, e un paio di nuovi progetti musicali dei quali non voglio svelare anzitempo l'entità.
Niente male come risposta a chi parla di crisi dell'underground trentino.
Ma ottobre è anche il mese della riflessione e dei bilanci su ciò che è stato e su ciò che sarà.
L'estate ci ha regalato un calendario ricco di festival e iniziative musicali, alcune riuscite, altre un po' meno. Certo non si può parlare di anoressia organizzativa, anche se della famosa “rete” tra le varie manifestazioni (e associazioni) che animano la provincia non si vede nemmeno l'ombra. Passare dalle parole ai fatti potrebbe essere un buon compitino per l'anno a venire.
Godiamoci quello che di buono è stato fatto, per ora.
Alcuni festival “storici” non hanno deluso le aspettative, confermando di essere cresciuti e maturati edizione dopo edizione. Altri invece si sono un po' persi per strada, ma hanno tutto il tempo per riprendere la retta via.
Le new entry hanno smosso un po' la programmazione classica, alternando buone idee a qualche lacuna organizzativa. Ci rivedremo l'anno prossimo.
Da segnalare la vivacità della scena hardcore trentina che ha sfornato una serie impressionante di eventi ben organizzati e premiati da un buon responso di pubblico.
La nota dolente riguarda senza dubbio l'ennesima ondata di chiusure dei locali, un fenomeno in continua espansione che non sembra volersi fermare.
 Vien da sé che la totale mancanza di spazi si pone in dicotomia con il numero e la produttività delle band in circolazione. I Festival sono una risorsa importante, ma non possono rappresentare l'unica risposta alle crescenti necessità di esibirsi per le varie formazioni musicali. C'è da capire se il problema sia burocratico/organizzativo (permessi, siae, orari, inquinamento acustico) o più semplicemente economico (un deejay costa meno e tira più gente). 
In ogni caso c'è bisogno di confrontarsi e prendere qualche decisione importante. 
E bisogna farlo adesso.


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