martedì 27 settembre 2011

ESTETICA E ARTE A COREDO



Giovedì prossimo a Coredo (Casa delle Associazioni ore 20.30) si terrà l'ultima serata de “L’Estetica dell’Uomo: dall’Età Classica alla Contemporaneità”, un progetto ideato e curato dall'associazione Anthropos che mi venne sottoposto lo scorso inverno dopo un incontro avvenuto per merito di Marco Forno, ex consigliere comunale di Coredo ed attuale esponente del direttivo dell'associazione.
Ritenendo questo progetto meritevole decisi di sostenerlo intervenendo con il mio assessorato alle politiche giovanili e di presentarlo al Piano Giovani di Zona della Predaia che, di fatto, lo ha approvato e finanziato.
Il progetto si inserisce a metà strada di un continuum che lega 3 diversi momenti culturali rivolti ai giovani: il progetto “Cinema, nazismo e morale della visione” curato dal regista Michele Bellio la scorsa primavera, e “Come nasce il Rock. Dal primo '900 alle ultime contaminazioni” che verrà portato avanti dal musicista ed esperto di storia della musica Massimo Faes nei prossimi mesi.
Questo tre progetti sono figli dell'esperienza maturata nel campo dell'arte e della musica in questi ultimi anni sul territorio della Predaia. Le prime due edizioni del progetto “Le 7 Chiavi” (2009 e 2010) avevano messo in luce la vivacità del panorama artistico/musicale giovanile locale e quell'esperienza ha rappresentato un'importante momento di libera espressività artistica.
Per questo ho deciso di fare un passo avanti e promuovere alcuni progetti “minori” (non per qualità, sia chiaro) che però fossero più incentrati sulla “didattica” ancor prima che sulla libera espressività.
“Questi giovanissimi musicisti che, con entusiasmo, ci chiedono di poter utilizzare le sala prove e di organizzare dei corsi di chitarra, conoscono le radici della musica che ascoltano (e suonano)?”
“I nativi digitali che maneggiano videocamere ultra tecnologiche con la massima disinvoltura, hanno qualche nozione di storia del cinema?”
“L'arte contemporanea di cui decine di artisti emergenti si dichiarano essere esponenti, può essere fine a se stessa e rimanere distante anni luce dalla storia dell'arte?”
Sono alcune delle domande che mi sono posto e alle quali ho cercato di dare una risposta concreta.
Io ritengo che la valorizzazione degli artisti locali e la formazione culturale sul territorio debbano andare di pari passo. Se vogliamo formare una nuova generazione di operatori culturali, se vogliamo che le arti e la cultura in generale possano diventare occasioni di professionalità, non può che essere la formazione la strada da seguire.
Per questo motivo, pur continuando a promuovere progetti artistici e musicali meno “didattici” (si pensi al concorso “Note di Maggio Live Contest” che ha dato spazio a due dozzine di band trentine e alla mostra artistica “A chi Piace la Paura” che ha ospitato 15 artisti emergenti), ho deciso di puntare su questi tre progetti che risulteranno sicuramente meno “popolari” ma che metteranno in luce qualità, doti personali e potenziale creativo dei giovani.
Per quanto riguarda il progetto che si concluderà giovedì sera, le motivazioni che hanno spinto i ragazzi di Anthropos ad ideare questo ciclo di incontri sono ben spiegate dagli stessi promotori e curatori del progetto: “le motivazioni risiedono nella consapevolezza della necessità, per una formazione culturale completa di un giovane, di conoscere le dinamiche culturali che hanno legato la storia del gusto a quella del pensiero, dalla civiltà classica a quella contemporanea. La realizzazione e la commissione di artefatti è stata legata a diverse ragioni nel corso dei secoli, da quelle celebrative di fasti politici a quelle divinatorie, sino a giungere al concetto profondamente contemporaneo (e Novecentesco) di art pour l’art, ma il comune denominatore è stato sempre, lungo queste epoche, la riflessione da parte dell’Uomo sul modo di pensare e dunque rappresentare se stesso. L’esecutore ha pensato di realizzare l’attività principalmente perché l’iniziativa si inserisce perfettamente nella serie di idee predisposte nei mesi scorsi da parte dell’Assessorato alla Cultura della comunità di Coredo, fortemente orientati verso una riflessione sull’Estetica e sulla produzione artistica. L’intervento è stato concepito immaginando l’attività come suddivisa in due momenti che si continueranno ad alternare nel corso degli incontri: ad una lezione che indaghi le forme artistiche, ed i modelli di rappresentazione, dovrà far seguito un momento di riflessione sulla corrispondente concettualizzazione filosofica”.
Il fine ultimo e più elevato di simile attività è lo sviluppo della consapevolezza della continuità di forme, motivi e tradizioni della rappresentazione e concettualizzazione dell’Uomo nel corso della storia e dell’Arte, partendo dal V secolo a.C. per arrivare fino al XX d.C. Nel corso degli incontri vi sono state delle interessanti aperture sui principali movimenti e sulla maggiori correnti artistiche che animano il panorama artistico attuale: il caso principale è rappresentato dal movimento dell’Iperrealismo e dal recupero del linguaggio figurativo tradizionale (seppur esasperato) effettuato dai suoi esponenti.
“Se inserito in un contesto storico e spaziale ben definito -spiegavano gli organizzatori ai componenti del Tavolo di Lavoro del Piano Giovani- il nostro argomento dovrebbe fornire ai giovani la possibilità di acquisire degli strumenti di base fondamentali per la comprensione delle principali fasi di rappresentazione e creazione artistica, nonché delle corrispondenti fasi filosofiche, nelle periodizzazioni tradizionali che noi tutti dovremmo conoscere: Antichità classica greca e romana, Medio Evo, età Moderna ed età Contemporanea. Inoltre fornisce degli strumenti conoscitivi di base per affrontare le attività proposte in altri progetti che durante l’anno l’Assessorato e la Giunta promuovono”.

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